Adenium obesum

Apocynaceae

Pianta originaria dell’Africa orientale e della Penisola Arabica (naturalizzato in altri paesi, soprattutto nel Sud Est Asiatico) su suolo roccioso o sabbioso generalmente di origine vulcanica, in praterie a vegetazione rada o aperta savana.

Può considerarsi come una sorta di corrispettivo tropicale del nostrano oleandro. Si presenta come un albero succulento, con fusto ingrossato e prevalentemente interrato, alto fin oltre i 4 metri ma generalmente più piccolo. Può superare il metro di diametro.

Foglie decidue leggermente obovate, lisce e di colore verde scuro, finemente innervate, con picciolo molto corto (ca. 2-3 mm).

Fiore a struttura tubolare, con i margini dei petali lievemente increspati, di colore rosa con la gola più chiara. Come per altre Apocynacee il frutto consta di due follicoli con all’interno i semi muniti di pappo, indispensabile per la dispersione anemocora (tramite vento).

Come tutte le Apocynacee, ogni parte della pianta risulta tossica per gli animali, uomo compreso, sia per contatto con conseguente irritazione cutanea, che per ingestione.

Sono state selezionate innumerevoli cultivar con tonalità del fiore anche molto diverse da quella tipica della specie botanica: dal bianco candido al giallo, dal rosa al rosso scuro, con screziature assai appariscenti e con petali ondulati e crespati.

Pianta estremamente resistente al caldo, soffre molto il freddo, con evidenti danni agli apici vegetativi già al di sotto dei 7-8 °C, specie con temperature minime basse associate ad atmosfera particolarmente umida.